Pronti all'imprevedibile?

Cliente

Caritas

Settore

Terzo settore, Economia civile, Distretti solidali

Progetto

Copywriting Graphic design Art direction

Era il 2020 e sarebbe stato il primo vero Natale con la mascherina e un mucchio di paura da spalare come la neve col badile. Tutti un po' nel panico, ma in Caritas pensano sempre a chi sta peggio. Perché oltre alla pandemia c'è chi le rogne nella vita ce l'aveva già anche prima. Di gente sola, che non ce la fa, di bambini che hanno bisogno ce ne sono tanti e poco visibili. IL COVID-19 rischiava di diventare l'ultimo brutto regalo per chi già era messo male. I più collaudati meccanismi di sostegno alle famiglie erano messi a rischio dalle restrizioni, dalla difficoltà di movimento, dall'impossibilità di organizzare eventi etc.

Un giorno riceviamo una telefonata che ci notifica l'idea di fare un servizio di consegna a domicilio di regali "sospesi" (i regali sospesi sono come i caffè sospesi, bevi un caffè e ne paghi due, quello in più resta lì per chi non può, compri un paio di ciabatte per te e ne paghi un altro paio per lasciarle "sospese" nel negozio). Caritas sa chi ne può avere bisogno e quindi poteva consegnarli con grande precisione e somma soddisfazione (per chi riceveva il dono).

La telefonata si chiude con: si potrebbe chiamare Caritas Praim. Era una battuta venuta fuori nella riunione di Equipe che aveva generato il servizio. Prendiamo la palla al balzo, facciamo il logo utilizzando quello famoso, i colori, il sorriso e ci affibbiamo una campagna con testimoni di eccezione: i Santi e un po' di Blues Brother. La miscela è esplosiva. Quante risate ci siamo fatti! Il giorno in cui Jeff Bezos se ne accorgerà anche lui ci farà una risata, dai!

Il video che lo racconta non è nostro ma di Red Planet Video Production che sono amici e con i quali collaboriamo spesso, è molto carino e rende bene l'idea.

Pronti all'imprevedibile?

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Progetto

Caritas

Settore

Terzo settore, Economia civile, Distretti solidali
Copywriting Graphic design Art direction

Era il 2020 e sarebbe stato il primo vero Natale con la mascherina e un mucchio di paura da spalare come la neve col badile. Tutti un po' nel panico, ma in Caritas pensano sempre a chi sta peggio. Perché oltre alla pandemia c'è chi le rogne nella vita ce l'aveva già anche prima. Di gente sola, che non ce la fa, di bambini che hanno bisogno ce ne sono tanti e poco visibili. IL COVID-19 rischiava di diventare l'ultimo brutto regalo per chi già era messo male. I più collaudati meccanismi di sostegno alle famiglie erano messi a rischio dalle restrizioni, dalla difficoltà di movimento, dall'impossibilità di organizzare eventi etc.

Un giorno riceviamo una telefonata che ci notifica l'idea di fare un servizio di consegna a domicilio di regali "sospesi" (i regali sospesi sono come i caffè sospesi, bevi un caffè e ne paghi due, quello in più resta lì per chi non può, compri un paio di ciabatte per te e ne paghi un altro paio per lasciarle "sospese" nel negozio). Caritas sa chi ne può avere bisogno e quindi poteva consegnarli con grande precisione e somma soddisfazione (per chi riceveva il dono).

La telefonata si chiude con: si potrebbe chiamare Caritas Praim. Era una battuta venuta fuori nella riunione di Equipe che aveva generato il servizio. Prendiamo la palla al balzo, facciamo il logo utilizzando quello famoso, i colori, il sorriso e ci affibbiamo una campagna con testimoni di eccezione: i Santi e un po' di Blues Brother. La miscela è esplosiva. Quante risate ci siamo fatti! Il giorno in cui Jeff Bezos se ne accorgerà anche lui ci farà una risata, dai!

Il video che lo racconta non è nostro ma di Red Planet Video Production che sono amici e con i quali collaboriamo spesso, è molto carino e rende bene l'idea.

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